domenica 31 maggio 2015

Informativa e consenso per cookie

1. Cosa sono i cookie?
I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati dagli utenti inviano ai loro terminali, ove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. I cookie delle c.d. "terze parti" vengono, invece, impostati da un sito web diverso da quello che l'utente sta visitando. Questo perché su ogni sito possono essere presenti elementi (immagini, mappe, suoni, specifici link a pagine web di altri domini, ecc.) che risiedono su server diversi da quello del sito visitato.
2. A cosa servono i cookie?
I cookie sono usati per differenti finalità: esecuzione di autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni, memorizzazione di informazioni su specifiche configurazioni riguardanti gli utenti che accedono al server, memorizzazione delle preferenze, ecc.
3. Cosa sono i cookie "tecnici"?
Sono i cookie che servono a effettuare la navigazione o a fornire un servizio richiesto dall'utente. Non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare del sito web.
Senza il ricorso a tali cookie, alcune operazioni non potrebbero essere compiute o sarebbero più complesse e/o meno sicure, come ad esempio le attività di home banking (visualizzazione dell'estratto conto, bonifici, pagamento di bollette, ecc.), per le quali i cookie, che consentono di effettuare e mantenere l'identificazione dell'utente nell'ambito della sessione, risultano indispensabili.
4. I cookie analytics sono cookie "tecnici"?
No. Il Garante (cfr. provvedimento dell'8 maggio 2014) ha precisato che possono essere assimilati ai cookie tecnici soltanto se utilizzati a fini di ottimizzazione del sito direttamente dal titolare del sito stesso, che potrà raccogliere informazioni in forma aggregata sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito. A queste condizioni, per i cookie analytics valgono le stesse regole, in tema di informativa e consenso, previste per i cookie tecnici.
5. Cosa sono i cookie "di profilazione"?
Sono i cookie utilizzati per tracciare la navigazione dell'utente in rete e creare profili sui suoi gusti, abitudini, scelte, ecc. Con questi cookie possono essere trasmessi al terminale dell'utente messaggi pubblicitari in linea con le preferenze già manifestate dallo stesso utente nella navigazione online.
6. È necessario il consenso dell'utente per l'installazione dei cookie sul suo terminale?
Dipende dalle finalità per le quali i cookie vengono usati e, quindi, se sono cookie "tecnici" o di "profilazione".
Per l'installazione dei cookie tecnici non è richiesto il consenso degli utenti, mentre è necessario dare l'informativa (art. 13 del Codice privacy). I cookie di profilazione, invece, possono essere installati sul terminale dell'utente soltanto se questo abbia espresso il proprio consenso dopo essere stato informato con modalità semplificate.
7. In che modo il titolare del sito deve fornire l'informativa semplificata e richiedere il consenso all'uso dei cookie di profilazione?
Come stabilito dal Garante nel provvedimento indicato alla domanda n. 4, l'informativa va impostata su due livelli.
Nel momento in cui l'utente accede a un sito web (sulla home page o su qualunque altra pagina), deve immediatamente comparire un banner contenente una prima informativa "breve", la richiesta di consenso all'uso dei cookie e un link per accedere ad un'informativa più "estesa". In questa pagina, l'utente potrà reperire maggiori e più dettagliate informazioni sui cookie scegliere quali specifici cookie autorizzare.
8. Come deve essere realizzato il banner?
Il banner deve avere dimensioni tali da coprire in parte il contenuto della pagina web che l'utente sta visitando. Deve poter essere eliminato soltanto tramite un intervento attivo dell'utente, ossia attraverso la selezione di un elemento contenuto nella pagina sottostante.
9. Quali indicazioni deve contenere il banner?
Il banner deve specificare che il sito utilizza cookie di profilazione, eventualmente anche di "terze parti", che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell'utente.
Deve contenere il link all'informativa estesa e l'indicazione che, tramite quel link, è possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie.
Deve precisare che se l'utente sceglie di proseguire "saltando" il banner, acconsente all'uso dei cookie.
10. In che modo può essere documentata l'acquisizione del consenso effettuata tramite l'uso del banner?
Per tenere traccia del consenso acquisito, il titolare del sito può avvalersi di un apposito cookie tecnico, sistema non particolarmente invasivo e che non richiede a sua volta un ulteriore consenso.
In presenza di tale "documentazione", non è necessario che l'informativa breve sia riproposta alla seconda visita dell'utente sul sito, ferma restando la possibilità per quest'ultimo di negare il consenso e/o modificare, in ogni momento e in maniera agevole, le proprie opzioni, ad esempio tramite accesso all'informativa estesa, che deve essere quindi linkabile da ogni pagina del sito.
11. Il consenso online all'uso dei cookie può essere chiesto solo tramite l'uso del banner?
No. I titolari dei siti hanno sempre la possibilità di ricorrere a modalità diverse da quella individuata dal Garante nel provvedimento sopra indicato, purché le modalità prescelte presentino tutti i requisiti di validità del consenso richiesti dalla legge.
12. L'obbligo di usare il banner grava anche sui titolari di siti che utilizzano solo cookie tecnici?
No. In questo caso, il titolare del sito può dare l'informativa agli utenti con le modalità che ritiene più idonee, ad esempio, anche tramite l'inserimento delle relative indicazioni nella privacy policy indicata nel sito.
13. Cosa deve indicare l'informativa "estesa"?
Deve contenere tutti gli elementi previsti dalla legge, descrivere analiticamente le caratteristiche e le finalità dei cookie installati dal sito e consentire all'utente di selezionare/deselezionare i singoli cookie.
Deve includere il link aggiornato alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti con le quali il titolare ha stipulato accordi per l'installazione di cookie tramite il proprio sito.
Deve richiamare, infine, la possibilità per l'utente di manifestare le proprie opzioni sui cookie anche attraverso le impostazioni del browser utilizzato.
14. Chi è tenuto a fornire l'informativa e a richiedere il consenso per l'uso dei cookie?
Il titolare del sito web che installa cookie di profilazione.
Per i cookie di terze parti installati tramite il sito, gli obblighi di informativa e consenso gravano sulle terze parti, ma il titolare del sito, quale intermediario tecnico tra queste e gli utenti, è tenuto a inserire nell'informativa "estesa" i link aggiornati alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti stesse.
15. L'uso dei cookie va notificato al Garante?
I cookie di profilazione, che di solito permangono nel tempo, sono soggetti all'obbligo di notificazione, mentre i cookie che hanno finalità diverse e che rientrano nella categoria dei cookie tecnici, non debbono essere notificati al Garante.
16. Quando entrano in vigore le misure prescritte dal Garante con il provvedimento dell'8 maggio 2014?
Il Garante ha previsto un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale per consentire ai soggetti interessati di mettersi in regola. Tale periodo terminerà il 2 giugno 2015.


martedì 30 dicembre 2014

Alimentazione


«Mio figlio non mangia nulla. Ogni volta è una battaglia!»
«Mio figlio mangia troppo. Non perde occasione per mangiare e sgranocchiare qualcosa, soprattutto merendine e schifezze.»
«Per mio figlio devo sempre preparare un pasto diverso dal nostro: o noi mangiamo sempre le stesse cose che piacciono anche a lui. Mangia solo pasta col burro, patatine fritte, hamburger o pollo. Niente frutta e niente verdure. Non ne posso più!».
Queste sono, in linea di massima, le lamentele che più frequentemente sento dai genitori, quando parlano dei problemi alimentari dei loro figli.

domenica 30 novembre 2014

Ciuccio: tormento e delizia

aiuto come si fa ciuccio1
 Dalla nascita (e ancor prima di nascere…) il bambino presenta l’istinto di suzione che soddisfa col seno della mamma sia per la sua esigenza di alimentarsi, sia per il suo bisogno di affetto ed attenzione. Per tale ragione il suo desiderio di un sostituto, presente al di là della fame, richiede un oggetto da usare in vece del seno materno. Pollice, succhiotto o biberon divengono così inseparabili e fondamentali per consolarsi e scaricare tensioni, frustrazioni o delusioni anche per imparare l’autonomia e a relazionarsi al mondo intorno a lui.

giovedì 23 ottobre 2014

Educazione emotiva e Infanzia

La qualità dell’esistenza di ogni bambino è influenzata dal modo in cui egli apprende, fin dai primi anni, ad affrontare le proprie emozioni: se in lui prevalgono reazioni emotive distruttive, queste finiranno per caratterizzare la sua vita scolastica, determinando relazioni insoddisfacenti con i compagni e con gli insegnanti. Per questo vorrei  soffermarmi, innanzitutto, sul rapporto esistente tra le esperienze emotive del bambino e il suo adattamento sociale.

Genitori e figli: la scoperta delle sensazioni



Spesso capita di sentire mamme che dicono: “Non so proprio come fare con mio figlio: non riesco a fargli il bagnetto, perché si agita continuamente!” , oppure “Sbatte tutti i giocattoli per terra e non sta mai fermo” o, ancora, “Sembra non si accorga di cosa succede intorno a lui, non mi risponde.”.
Non si è necessariamente di fronte a bambini con disturbi psicopatologici come autismo o disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Si tratta, semplicemente del fatto che, bambini e genitori, reagiscono in modo differente alle esperienze sensoriali della vita quotidiana.
Attraverso i sensi, riceviamo informazioni che provengono dal mondo esterno e il sistema nervoso elabora questi messaggi per produrre una risposta. Questo è il processo di elaborazione sensoriale: quando i genitori comprendono sia il significato dei comportamenti dei propri figli, sia le proprie risposte agli stimoli sensoriali, è più facile prevedere quali attività proporre al bambino in modo tale da suscitare il suo interesse e farlo sentire competente. Se un bambino riceve una stimolazione sensoriale della giusta intensità, diventa più partecipe e interagisce in modo positivo.
Ad esempio, un bambino molto sensibile ai suoni, alla stimolazione tattile e al movimento, probabilmente si agiterà in una stanza con tante persone, a causa del rumore delle chiacchiere e al continuo passaggio fra le braccia di chi lo vuole tenere. La mamma si troverà in difficoltà a calmare il bambino e potrebbe interpretare il comportamento del figlio come un rifiuto, ma se ha capito che il bambino è particolarmente sensibile al tatto e al suono può allontanarsi dalla zona più rumorosa, farlo tenere in braccio solo da poche persone e preferire di portarlo in braccio lei stessa, facendo in modo che gli altri lo vedano e, giocando con lui, non eccedano nello stimolarlo.